Seguici su
Cerca

Arco monumentale

Edificato nel 1580, l'Arco monumentale di Chieri è per la sua imponenza e fastosità e per la sua eccezionale conservazione, un raro esempio di monumento celebrativo di età manieristica, uno dei pochi ancora esistenti in Piemonte.
Indirizzo Via Vittorio Emanuele II, 44B, 10023 Chieri TO, Italia
Punti di contatto
Cap 10023
Modalità di accesso

Parcheggio a pagamento in piazza Umberto I

La sua singolarità è dettata dall'essere stato interamente realizzato in muratura, dall'importanza storica che rappresenta e dalla sua integrale conservazione nonché dalla qualità e dall'estensione delle decorazioni ad affresco che ne ricoprono quasi per intero le superfici.
Ispirato ai classici archi imperiali romani, l'Arco è una testimonianza significativa degli orientamenti culturali e artistici introdotti in Piemonte dopo il 1562, quando la corte sabauda era impegnata in campo artistico a dimostrare il suo prestigio a livello europeo favorendo le correnti del gusto e della moda del CentroItalia.

L'arco chierese rientra tra gli esempi più noti delle architetture simboliche e celebrative toscane e laziali predisposte in occasione di feste e ricorrenze civili, religiose e dinastiche.

Il progetto dell'arco preparato dal Tibaldi rientrava in un ambizioso programma di scenografia urbana che coinvolgeva un ampio brano del tessuto cittadino lungo il tracciato della Contrada Maestra (via Vittorio Emanuele II) in cui si sviluppava il percorso del corteo ducale con le cerimonie dei festeggiamenti. Il percorso era articolato in tre tappe esaltate dalla presenza, in successione lungo la strada, di ben tre archi onorari in muratura collocati rispettivamente all'inizio della via con l'Arco di Piazza Cavour, a metà con l'Arco trionfale, a chiusura del percorso cittadino con l'Arco di San Domenico.

E' caratterizzato dall'impiego di colonne giganti binate, concluse da capitelli corinzi, accostate al piano di facciata e sorreggenti una potente trabeazione a mensole, con massicci ed eleganti articolazioni strutturali dedotte da motivi palladiani e michelangioleschi che accentuano i valori chiaroscurali e la plasticità dell'architettura intesa come grande fondale scenografico.
inserimenti singolari come gli obelischi posti a coronamento terminale dei vertici della facciata o come le grandi figure ad altorilievo (erme) sorreggenti il profondo frontone a due spioventi. Sono tutti elementi e combinazioni di una sintassi architettonica tipica del periodo e del Tibaldi in particolare e che già introduce ai modi espressivi propri del barocco piemontese del primo seicento.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot